24 maggio 2008 – Roma (a.fan) – Delio Rossi ha deciso di non preesentare ricorso alla Corte di Giustizia Federale dopo la squalifica di tre giornate inflitta il 16 maggio scorso dalla Disciplinare per violazione dell’articolo 1 (lealtà sportiva): la vicenda era nata da una telefonata, risalente all’aprile 2006, in cui il tecnico della Lazio e il presidente Lotito parlavano dell’affare Ledesma e della partita contro il Lecce, telefonata nella quale i membri della Commissione Disciplinare hanno ravvisato gli estremi della violazione. Rossi, assistito dall’avvocato Fabio Viglione, ha quindi deciso di non appellarsi alla Corte Federale, e di conseguenza anche la Lazio, assistita dall’avvocato Gianmichele Gentile, non farà ricorso dopo l’ammenda di 10mila euro imposta per responsabilità oggettiva. Il tecnico aveva inizialmente manifestato la volontà di ricorrere in appello per una questione di principio, come spiegato in una nota diramata il 17 maggio scorso. Ora il cambio di strategia: Rossi ha gia scontato una giornata contro il Napoli, ne restano due tra la prossima Coppa Italia e l’inizio del campionato.
Corriere dello Sport