05 ottobre 2007 – Si è aperta a Milano, davanti al gup Cristina Di Censo, l’udienza preliminare del processo al presidente della Lazio, Claudio Lotito, e al costruttore Roberto Mezzaroma, accusati di aggiotaggio per un pacchetto di azioni del club biancoceleste.
E si è aperta con una questione di competenza territoriale da parte degli avvocati difensori, i quali hanno chiesto lo spostamento del processo a Roma. Secondo l’accusa Lotito, già in possesso all’epoca dei fatti del 29% delle azioni della Lazio, avrebbe superato il 30% grazie a un pacchetto azionario del 14,61% intestato a Mezzaroma, ma per conto del presidente laziale. In questo modo, Lotito avrebbe aggirato l’obbligo di lancio dell’opa, che poi il presidente ha lanciato alla fine dell’anno 2006.
LA DIFESA – Le difese del presidente della Lazio e del costruttore Roberto Mezzaroma, imputati a Milano per aggiotaggio manipolativo e informativo e ostacolo all’attività di vigilanza della Consob, hanno sollevato la questione di competenza territoriale sostenendo che il procedimento debba essere trasmesso a Roma. Il giudice si è riservato di decidere alla prossima udienza fissata per il 23 ottobre. I difensori hanno spiegato che tutti gli accordi che avrebbero portato alla supposta interposizione di Mezzaroma, con le intestazioni del pacchetto azionario del 14,61 per cento per conto di Lotito, sarebbero avvenuti a Roma mentre la fase finale, cioè la registrazione dell’avvenuta compravendite dei titoli della Lazio è avvenuta tramite una società di intermediazione mobiliare milanese. I legali hanno depositato anche una memoria.
PACCHETTO – La vicenda riguarda l’acquisto di un pacchetto di azioni della Lazio da parte di Mezzaroma che risale alla primavera del 2005. Il 3 novembre scorso la Guardia di Finanza aveva sequestrato un pacchetto azionario della società biancoceleste pari al 14,61 per cento che avrebbe dovuto essere in mano al costruttore, mentre si era scoperto che pochi giorni prima tale quota era stata acquistata dalla Lazio Events, società che fa capo a Lotito e che controlla la SS Lazio.
Fonte: Corriere dello Sport