25 agosto 2008 – Soffre, suda, ringhia, ma non si lamenta: Mauro Zarate aspetta la sua occasione. Come un cinese, attende la sua vendetta personale seduto sul greto del fiume. L’argentino si sente escluso, poco considerato, quasi messo da parte. E l’altra sera, dopo l’ennesima esclusione subìta, ha chiamato casa, ha sentito suo fratello Sergio e gli amici più stretti. «Io non mollo»: il pensiero del niño sudamericano è più o meno questo.
Prima o poi l’occasione arriverà, anche se le difficoltà ci sono, e non sono poche. A partire dalla preparazione fisica , pesante come un macigno che l’argentino ha dovuto sopportare durante il ritiro precampionato: un lavoro estenuante e carichi di lavoro mai conosciuti fino ad Auronzo di Cadore.
Gli allenamenti tuttavia, non sono un problema, semmai iniziano a diventarlo le continue esclusioni, a cominciare dalla notte di Anfield, a Liverpool, dove Zarate va in panchina. L’argentino entra all’inizio della ripresa, gioca 16 minuti con Pandev. La Lazio pur sconfitta, esce tra gli applausi. Due giorni dopo, a Oporto, il giovane talento gioca per l’ultima volta da titolare lasciando il posto al fantasista macedone nell’intervallo, con cui si ritrova a giocare, per 12 minuti, nella sfida contro i greci del Paok all’Olimpico nel giorno della presentazione. Anche qui Makinwa parte titolare, anche qui i gol arrivano solo ed esclusivamente dai centrocampisti. Sono i giorni in cui imperversa la polemica su Rocchi, costretto a restare fermo fino a ottobre per la frattura del pèrone. Sono i giorni in cui l’allenatore inizia a disegnare la squadra che farà il suo esordio in campionato. L’esclusione di sabato sera contro il Benevento è stato un altro colpo per il morale del ragazzo, ma ha rappresentato anche l’ennesima occasione fallita da Makinwa.
Rossi continua a spendere parole importanti per il giovane talento, ma al tempo stesso continua a scegliere un attaccante più fisico, più muscolare che tuttavia non segna da 533 giorni, ovvero da un paio d’anni o poco meno. Fra meno di una settimana c’è l’esordio in campionato a Cagliari: Makinwa sembra aver esaurito tutte le cartucce a disposizione, Zarate è a un passo dall’esaurire la pazienza.
La società ha tesserato il calciatore mettendo in bilancio una spesa da 17 milioni di euro, ossia un vero e proprio patrimonio. Il tecnico continua a scegliere il nigeriano. Il dubbio è che, tra società e allenatore, non ci sia stato un confronto abbastanza chiaro in fase di campagna acquisti. Più che un dubbio, è una certezza.
Fonte: Yahoo Sport