Domenica scorsa, in occasione di Lazio-Torino, è avvenuto un episodio che merita di essere raccontato. Tifosi di curva del Torino hanno vissuto la partita assieme a un nutrito gruppo di tifosi laziali del Lazio Club Milano (quelli del “sempre in trasferta” come dicono loro) in un pub di Milano dove ogni domenica i laziali si riuniscono per vedere la partita della squadra del cuore su SKY. Bene, stavolta l’hanno vista assieme ai tifosi avversari come si faceva una volta, quando io ero piccolo, allo stadio, a fianco del tifoso avversario, senza pericolo di incidenti di alcun genere. E’ un gesto che ci piace segnalare e sul quale abbiamo chiesto a Ilario, uno dal grande cuore granata, di raccontare l’episodio. Ecco il suo messaggio. Questo è il calcio che ci piace raccontare.
Ecco il messaggio di Ilario, tifoso granata.
Il Toro Club Gigi Meroni è il club storico del tifo granata a Milano. Nasce nel 1967, ed è intitolato alla Farfalla Granata, uno dei tanti giocatori la cui storia sfortunata ha contribuito a creare il mito dei tifosi del Toro “belli e dannati”, per parafrasare un libro uscito qualche tempo fa e a loro dedicato. È un club di tifosi da stadio, nel senso che ha sempre seguito tutte le trasferte del Toro, dalla sua fondazione in poi, oltre ovviamente alle partite casalinghe. E qualcuno di noi era ovviamente a Roma, per la trasferta con la Lazio.
Perché allora seguire la partita al pub, con il Lazio Club Milano? Perché dei tifosi di curva, e in qualche caso di balconata, scelgono un’alternativa allo stadio, per giunta con la prospettiva di seguire la partita fianco a fianco con una tifoseria non “amica”, almeno secondo i canoni consolidati di un certo modo di intendere le relazioni fra tifosi?
Bene, la spinta a farlo è venuta dagli eventi di Catania e dalle norme restrittive che ne sono seguite, con le difficoltà aggiuntive che queste comportano, per chi vuole organizzare una trasferta. Abbiamo ritenuto che fosse possibile dare un segnale, dimostrare, nel nostro piccolo e a titolo personale, che esiste un altro modo di seguire il calcio. Da qui l’idea di contattare Claudio, il presidente dei “laziali”, comunicando l’intenzione di un drappello di noi “granata” di presentarci al pub che da un anno li ospita, durante le partite che il moderno calcio-prodotto televisivo ci offre.
Il pub (gestito peraltro da un granata e da un interista – e già in questo c’è, se volete, un’anomalia: due gestori tifosi che offrono i propri locali a una tifoseria terza, di una città lontana) vanta una notevole esperienza nella gestione di sfide “delicate” (la finale dei mondiali Francia-Italia l’ha visto riempito all’inverosimile dai galletti e dagli azzurri, fianco a fianco in un clima da stadio… di rugby, però!): appuntamento alle 14.30!
“Loro”, armati dello spirito goliardico del carattere laziale, la battuta pronta, resa irresistibile dall’accento inconfondibile, la tranquillità di partire con i favori del pronostico; “noi”, sciarpe, bandiere, maglie granata, come fossimo in Maratona, preparati agli ennesimi novanta minuti di sofferenza.
Com’è andata? Un brindisi prima del fischio d’inizio, qualche coro dei granata (perché, con quella maglia addosso, siamo pronti a sostenere anche gli inguardabili che non la meritano), l’esultanza dei laziali ai gol. Il tiramisù preparato da una nostra attivissima socia (tiramisù più necessario a “noi” che a “loro”, vista la partita…), un ultimo brindisi alla fine. In mezzo, tante battute, scambi di opinione, “ma Zac come lo vedi?”, “che fa Cairo, chiama Serse?”, “bell’allenatore ‘sto Rossi”… bar sport, clima sereno, scambio di sciarpe, perfino qualche proposta di matrimonio. La partita? Discreta Lazio, Toro senz’anima e senza senso, una volta di più torello, ma che importa? Abbiamo mangiato e bevuto, ci siamo stretti la mano, il pomeriggio è filato via liscio e chissà che non ricapiti ancora.
È possibile una cosa del genere allo stadio? Sinceramente, oggi, dico ancora di no, manca ancora la mentalità che porta al rispetto dell’avversario, in campo e fuori.
Ma, da qualche parte, qualcuno deve pure iniziare a crederla possibile, in futuro. Per questo ringrazio il Lazio Club Milano per l’ospitalità che ha offerto, a noi granata temporaneamente orfani dello stadio, nel mio pub…
Ilario