L’Avv. Massimo Rossetti e il Dr.Alfredo Parisi, piccoli azionisti della SS Lazio Spa, firmatari, insieme con altri piccoli azionsti, della lettera – esposto dell’8 marzo 2006 alla Consob da cui hanno preso le mosse gli accertamenti della Commissione sia sulla vicenda “Chinaglia” sia sull’assetto proprietario della Lazio, vicenda, quest’ultima, da cui è scaturito il rinvio a giudizio dinanzi al Tribunale di Milano dell’attuale Presidente della Lazio, Dr. Lotito, e dell’Arch. Roberto Mezzaroma (l’inizio del processo è previsto per il 22 gennaio 2008), si sono rivolti nuovamente alla Consob.
Con lettera in data odierna i sunnominati piccoli azionisti chiedono alla Commissione di conoscere lo stato dell’istruttoria amministrativa e le conseguenti determinazioni della Commissione stessa (l’ultima comunicazione al riguardo risale al 23 maggio 2006 con la quale la Consob informava che l’istruttoria era in corso) e se la Consob intenda esercitare nel processo penale dinanzi al Tribunale di Milano i diritti e le facoltà attribuite alle persone offese dal reato, quali, nella fattispecie, sono i piccoli azionisti della Lazio, così come espressamente previsto dalla legge.
Per maggiori dettagli il testo della lettera e informazioni e precisazioni di carattere tecnico – giuridico, a cura dell’Avv. Rossetti, sono allegati al presente comunicato onde renderli consultabili a beneficio di tutti i piccoli azionisti della Lazio e di chiunque vi fosse interessato.
Avv. Massimo Rossetti
Dr. Alfredo Parisi
Il testo della lettera, datata 13 dicembre:
Con riferimento alla corrispondenza intercorsa nella primavera del 2006 con codesta Commissione avente a oggetto, tra l’altro, l’assetto proprietario della S.S.Lazio Spa e, in particolare, alla comunicazione in data 23 maggio 2006 con la quale codesta Commissione informava che era in corso l’istruttoria per l’accertamento dei fatti, segnalati da noi e da altri piccoli azionisti della nominata Società, con lettera – esposto dell’8 marzo 2006, chiediamo di conoscere, nella qualità e nell’interesse predetti, lo stato attuale dell’istruttoria e le conseguenti determinazioni della Consob.
Quanto sopra stante il più che lungo spazio di tempo ormai trascorso e stante, soprattutto, il rinvio a giudizio dinanzi al Tribunale di Milano del dr. Claudio Lotito e dell’Arch. Roberto Mezzaroma con inizio del processo previsto il 22 gennaio 2008 concernente i medesimi fatti e atti di cui al procedimento di accertamento aperto da codesta Commissione.
Si consideri, al riguardo, che, ai sensi dell’art. 187 Duodecies del D.L.vo 24 febbraio 1998, n. 58 (Testo Unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria), il procedimento amministrativo di accertamento non può essere sospeso per la pendenza del procedimento penale avente a oggetto i medesimi fatti e atti dal cui accertamento dipende la relativa definizione.
Poiché, peraltro, nel ricordato procedimento penale rivestiamo, così come tutti gli altri piccoli azionisti della S.S.Lazio Spa, la qualità di persone offese dal reato, chiediamo a codesta Commissione di volerci comunicare se essa intenda esercitare in detto procedimento penale, con il consenso degli interessati, i diritti e le facoltà attribuite dall’art. 91 CPP agli enti e alle associazioni rappresentativi di interessi lesi dal reato, così come espressamente previsto dall’art. 187 Undecies del citato T.U., tenute presenti la difficoltà e l’onerosità per i piccoli azionisti in questione di esercitare tali diritti e facoltà a loro esclusiva cura e spese.
Nel confidare in una risposta positiva e tempestiva (l’art. 94 CPP fissa nell’udienza di costituzione delle parti prima dell’inizio del dibattimento il termine per l’intervento ex art. 91 CPP) alle richieste formulate, nel frattempo, inviamo distinti saluti.
Avv. Massimo Rossetti
Dr. Alfredo Parisi