Falsi in bilancio: Lazio, sanzione di 480mila euro

Prescrizione del reato di falso in bilancio contestato al patron della Roma Franco Sensi e all’ex patron della Lazio Sergio Cragnotti nel processo per il cosiddetto ‘doping amministrativo’ e sanzioni di 480 mila euro ciascuno per la Lazio e per la Roma avendo usufruito degli illeciti attribuiti dall’accusa ai due manager. Sono queste le richieste fatte questa mattina davanti alla X Sezione del Tribunale di Roma dal pubblico ministero Luca Palamara. L’accusa di falso in bilancio si riferisce allo scambio di giocatori a prezzi gonfiati con plusvalenze costruite a tavolino che avevano, secondo l’accusa, un preciso scopo: chiudere i buchi contabili. In sostanza sarebbero stati alzati i prezzi di alcuni giocatori dando a questi un valore di mercato che non avevano. La sanzione richiesta come si e’ detto e’ conseguente appunto all’attuazione di questo escamotage dal quale, ha sostenuto Palamara, le societa’ hanno tratto un vantaggio economico determinato dal comportamento illecito dei due manager. Il processo si svolge davanti al Tribunale presieduto da Luigi Fiasconaro. I fatti si riferiscono ai bilancio del 2001-2002 in sostanza in questi venivano esposti fatti non corrispondenti al vero e venivano omesse comunicazioni previste dalla legge. Il processo e’ slittato al 30 ottobre prossimo, interverranno nella discussione gli avvocati Ugo Longo e Gianmichele Gentile in difesa di Cragnotti e della Lazio. Oggi ha discusso sostenendo la richiesta di assoluzione per Sensi l’avvocato Bruno Assumma.

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