ROMA – Un presunto patto parasociale occultato alla Consob. Di questo, in sostanza, sono accusati il presidente della Lazio Claudio Lotito e il costruttore Roberto Mezzaroma nell’ ambito dell’ inchiesta della Procura di Roma sulla composizione del pacchetto azionario del club biancoceleste.
Le indagini della Procura di Roma prendono in esame l’ipotesi di reato di ostacolo alle attivita’ degli organi di vigilanza e marciano parallelamente a quelle della Procura di Milano che indaga per aggiotaggio manipolativo.
Oggi le Fiamme Gialle del nucleo di Polizia valutaria hanno eseguito perquisizioni per conto della Procura di Roma e notificato un provvedimento che equivale all’ avviso di garanzia. Nel provvedimento firmato dal Pm Stefano Rocco Fava si legge che Lotito ”quale presidente della Lazio Spa, societa’ quotata sottoposta alla vigilanza Consob, e Mezzaroma quale suo concorrente, al fine di ostacolare l’esercizio delle funzioni di vigilanza attribuite alla predetta Consob, benche’ ripetutamente richieste, esponevano falsamente l’inesistenza di un patto parasociale occulto avente ad oggetto l’acquisto da parte di Mezzaroma del 14,61% di azioni della Lazio intervenuto a seguito di provvista di quattro milioni di euro, fornita a Mezzaroma da Lotito”. Questi ultimi, secondo quanto accertato dalla Procura, ”al fine di celare il reale contenuto dell’ accordo tra loro intercorso, simulavano l’acquisto di quote delle societa’ immobiliari Ro.Im. e Ceim da parte della societa’ Linda srl (riconducibile a Lotito) da Evelina Amadei (moglie di Roberto Mezzaroma), che avveniva contestualmente a quello delle azioni Lazio da parte di Mezzaroma, occultando cosi’ all’ organo di vigilanza fatti che avrebbero dovuto comunicare sulla situazione economica, patrimoniale o finanziaria della societa’ Lazio, tenuto anche conto che Mezzaroma si e’ sempre adeguato alle direttive di governance societaria individuate da Lotito e che il patto incide in misura rilevante sugli assetti proprietari e sulla contendibilita’ dell’ emittente”.
In sostanza, la Procura di Roma e il nucleo valutario della Guardia di Finanza intendono accertare la reale composizione azionaria della S.S.Lazio. Assetto societario che sarebbe stato necessario comunicare al mercato anche ai fini di una eventuale offerta pubblica di acquisto prevista dalla normativa.
Di un presunto patto parasociale e della necessita’ che la Consob svolgesse accertamenti sulla composizione societaria della Lazio, avevano parlato nei mesi scorsi Giorgio Chinaglia, che si diceva portavoce di un gruppo farmaceutico ungherese interessato all’ acquisto della societa’ capitolina, e i piccoli azionisti della Lazio.
Fonte: ANSA
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