ROMA (23 luglio) – Cinque milioni di sterline (6,3 milioni di euro circa) la cifra pagata dal West Ham per far giocare Valon Behrami in Premier league. Il giocatore elvetico, che ha già superato le visite mediche, ha firmato un contratto quinquennale.
«Sono molto felice di aver firmato – ha detto il giocatore della nazionale svizzera -. Per me giocare in Premier League è un sogno che diventa realtà. Non vedo l’ora di far parte di questa squadra». Della sua esperienza in maglia biancoceleste Behrami si porta dietro tanta rabbia: «Sono stato ripagato con nulla. Da tutto l’ambiente (della Lazio) mi aspettavo più meritocrazia».
Behrami ha scelto dunque l’Inghilterra per ricominciare. Ma nel suo addio all’Italia non mancano punture velenose al presidente Claudio Lotito e all’ambiente laziale in generale. «Negli ultimi tre anni – ha spiegato lo svizzero a Radio Radio – abbiamo raggiunto la Coppa Uefa e la Champions, ma nonostante ciò non siamo stati ripagati con nulla. Non siamo stati trattati come forse meritavamo, da tutto l’ambiente. Ci doveva essere più attenzione per quello che era stato fatto con una squadra di buon livello ma sicuramente non da terzo posto. Da chi l’indifferenza maggiore? Il presidente, non venendo da noi a dire meritate di più, anche economicamente, ha fatto la sua parte. Poi anche tutto l’ambiente, che si è dimenticato di quello che abbiamo fatto. Bisognava ricordarsene. Uno arriva in alto, centra un terzo posto che vale come uno scudetto e si aspetta un segnale che invece non c’è stato. Così gli stimoli vengono a mancare: come fai a lottare sapendo che poi non vieni ripagato per niente? Si pensi solo che c’era più gente quando siamo andati in Uefa che quando ci siamo qualificati per la Champions League, è un segnale anche quello».
L’addio è stata una decisione maturata alla fine della scorsa stagione, quando qualcosa si è rotto nel gruppo: «Il nostro è stato un gruppo che aveva avuto poche difficoltà fino all’anno scorso – ha ricordato Behrami – e che nelle difficoltà è venuto a mancare. Un buon gruppo si vede nei momenti difficili e noi abbiamo dimostrato di non esserlo».
L’emozione più bella con la maglia biancoceleste è stata senza dubbio la rete del 3-2 nel derby dello scorso anno: «È stato un giorno incredibile per me, mi sentivo in colpa per aver causato il vantaggio della Roma e quindi volevo rimediare. La rete stata un’emozione indimenticabile che solo una città come Roma può dare».
Fonte: Il Messaggero.it