Glasgow – C’è un campo in sintetico davanti alla tribuna dell’Ibrox Park, un campo dove negli inverni più piovosi si allena anche la squadra dei Rangers.
Ieri pomeriggio su quel campo abbiamo seguito la più bella lezione di civiltà calcistica di questi ultimi anni. I tifosi dei Rangers hanno accolto i tifosi della Fiorentina e li hanno sfidati in partitelle infinite. Scozzesi contro italiani, oppure mista italo-scozzesi contro un’altra mista, due filosofie calcistiche che si confrontavano e che soprattutto si sorridevano. Una squadra indossava delle casacchine arancioni, l’altra le maglie viola. Si poteva giocare anche con i mocassini. C’era più di una porta, il campo era diviso in tanti campetti e chi era stanco lasciava spazio a chi si era riposato, dissetato con una birra, sfamato con un hot-dog. I fiorentini sono rimasti entusiasti, ma soprattutto sorpresi. Sapevano che quelli dei Rangers avevano riservato una fanzone, un settore per accoglie e salutare chi arrivava da Firenze, ma non immaginavamo tanto. “Dovremo ricambiare in qualche modo quando verranno a casa nostra, il 1° maggio. Magari con una grigliata gigante, con le nostre fiorentine”, da intendersi come bistecche ovviamente. Era un clima molto british ma molto giusto. Una lezione, appunto. Sembrava stridente il confronto con quanto accade da noi. Nello stesso momento in cui eravamo ai bordi di quel campo, è arrivata dall’Osservatore del Viminale la notizia del divieto di trasferta dei tifosi del Napoli. Il 4 maggio non potranno andare a Torino. A Glasgow li accoglierebbero a braccia aperte, come hanno fatto con i fiorentini. Ma questa è Scozia, provincia di un altro mondo.
Fonte: a.pol.
Corriere dello Sport, 25 aprile 2008