11 maggio 2008 – COPPA ITALIA 2008 – Quarti di fianle, S.S. LAZIO C.A.N. – H.C. BRA 0-3 “….IL MIRACOLO NON C’E’ STATO”.
Una Lazio tutta anima e cuore si oppone per quello che può al più forte Bra, è questa in sostanza la sintesi della partita fra Lazio e Bra, valevole per l’accesso alle finali di coppa Italia, che guarda un po’ si svolgeranno proprio sul campo del Bra.
Ma veniamo alla cronaca: La Lazio è anche sfortunata, perché nel prepartita perde anche il rientrante Leone, vittima di un infortunio muscolare. I mister Mannino-Ruscello mandano in campo la stessa squadra delle ultime settimane, ossia: Federici in porta, linea difensiva composta da De Vincentis, Moreno, Toreti e Cucchiaro, a centrocampo Gual , Silenzi e Gonzalez, in avanti Mignardi, Ruggeri A. e Censoni. Il primo tempo scorre via senza particolari azioni di rilievo, a causa anche della forte umidità avvertita dai giocatori in campo. Il secondo tempo è più vivace, la stanchezza si fa sentire e gli spazi si allargano inevitabilmente, si capisce che la partita sarà decisa dagli episodi che nell’hockey fa rima con i corti ed è proprio su uno di questi che l’indiano infila la pallina nell’angolo basso alla destra del portiere e pochi minuti più tardi raddoppia con un altro corto, questa volta alto alla sinistra dell’ancora incolpevole portiere.
A quel punto, si capisce che la partita è bella che conclusa, la Lazio non ne ha più e anzi subisce la terza rete in contropiede da parte di Moschella. Ora nonostante il campionato non sia ancora finito, si può fare un consuntivo sulla stagione tutto sommato positiva visto che si ripartiva da zero, a causa sia di alcuni abbandoni di giocatori importanti sia per l’innesto di giocatori stranieri nuovi e di giovani di belle speranze, ma ancora acerbi per giocare a certi livelli. Ragion per cui, ritengo che nonostante la mancata qualificazione ai play-off (utopia) e la mancata qualificazione alle finali di coppa Italia non sia un risultato tutto sommato da buttare, visto che all’inizio dell’anno si parlava di una Lazio da retrocessione! Detto questo, la Lazio si deve interrogare su quale futuro l’aspetta, visto che i biancoblu se vogliono ritornare a certi livelli devono darsi una struttura più professionale, considerando che l’hockey nazionale e non, sta andando in quella direzione. Credo anche che sia venuto il momento di interrogarsi serenamente su un eventuale cambiamento della guida tecnica, per ridare, se non altro, entusiasmo e motivazioni, nonchè un punto di riferimento per tutto l’anno a questo gruppo (Inter docet!).
Fonte: Paolo Brocco, Ufficio Stampa S.S. Lazio Hockey su prato