27 marzo 2008 – “Ha provato il francese Dupont ben accreditato ad impostare un ritmo forte ma non ha tenuto nemmeno 500mt la testa, dopo si sono alternati in 3 li davanti mentre io mantenevo la quarta/quinta posizione di attesa, la gara è stata un pò caotica e nervosa ma stavo bene e sono rimasto tatticamente lucido. A 2 giri dalla fine c’è stato uno strappo ed a quel punto ero quarto ma pressato da dietro da un paio di atleti, alla campana (200 dall’arrivo) è partito lo spagnolo che ha superato un inglese, ne ho approfittato per portarmi secondo anch’io e prima della fine del rettilineo opposto a quello di arrivo ho cambiato secco superando bene lo spagnolo che forse non se lo aspettava ed ho poi gestito il margine durante l’ultimo rettilineo, mi pare sia andata così…, sai poi i ricordi sono un pò offuscati dalla trance agonistica”
Queste sono le prime parole di Giorgio Gennari Litta dopo la finale dei 1500mt ai mondiali master Indoor di Clermont vinta con l’ottimo tempo di 4’08’’31. Oggi che il nostro Giorgio è tornato a casa, nella sua Milano, lo abbiamo raggiunto e insieme abbiamo fatto quattro chiacchiere per riuscire a conoscere meglio il nostro nuovo atleta… e campione che è arrivato a vestire la nostra canotta proprio in questa stagione ed ha esordito vincendo CAMPIONATO ITALIANO e CAMPIONATO MONDIALE master indoor.
Parliamo delle tue ultime vittorie ai mondiali outdoor e indoor, Riccione e Clermont,… che gare sono state?
“In entrambe le gare ho avuto la meglio grazie al mio spunto nel finale, una mia caratteristica fin da ragazzo, ma poi tatticamente e tecnicamente sono state 2 gare diversissime e i tempi parlano da soli… a Riccione il ritmo era più veloce, fin dall’inizio c’è stato un tira e molla estenuante e infatti si è praticamente scesi sotto i 4 minuti; a Clermont vuoi perché si correva al chiuso, vuoi perché il livello forse era più basso si è corso più tatticamente e con un ritmo più “tranquillo”.
Parliamo di te… adesso che sei nuovo tra di noi… se ti parlo di Lazialità tu cosa mi dici?
“Ci sarebbe da parlare per ore, diciamo che ho scoperto un mondo incredibilmente diverso da quello che ho vissuto fin ora, ho riscoperto grazie al vostro “contagio” un entusiasmo dilagante e soprattutto mi sono ritrovato in una grande famiglia che condivide più di una semplice passione per la corsa… Dopo la vittoria ai campionati italiani mi sono sentito felice… felice di poter indossare questa maglia Biancoceleste.”
Che cosa ti aspetti quindi dalla squadra?
“So che siamo un grande cantiere, che la politica adesso è quella di costruire e di guardare solo avanti… io sono d’accordo e mi adopererò al meglio per costruire e guardare al futuro.”
Fonte: Ufficio Stampa S.S. Lazio Atletica Leggera