A neanche 24 ore dalla sua posa, la targa in memoria di Umberto Lenzini, è stata imbrattata, venendo integralmente ricoperta, nelle sue due metà, dei colori giallo e rosso. Il marmo, in memoria del presidente del primo scudetto vinto dalla Lazio il 12 maggio 1974, istituito ieri in un parco in zona Val Cannuta, è stato deturpato in entrambe le facciate.
All’inaugurazione del parco, per gli abitanti già noto come ‘la collinetta’, ieri avevano presenziato sia il sindaco capitolino, Roberto Gualtieri, sia l’assessore a Sport, Turismo e Grandi Eventi, Alessandro Onorato. Quest’ultimo avvisato dello sfregio, ha immediatamente commentato all’adnkronos, queste le sue parole: ”La targa del Parco Umberto Lenzini, il presidente del primo storico scudetto della Lazio, imbrattata con i colori giallorossi è un’offesa grave, che non appartiene al tifo sano.
Quello che si fonda su onore, ideali e amore per il calcio. Indipendentemente dalla squadra per cui si tifa. Un gesto vile, che offende l’uomo, la società e tutti i tifosi. Di concerto con il sindaco Gualtieri abbiamo dato mandato all’Ama di ripristinare subito il giusto decoro alla targa, nell’auspicio che tali gesti di vandalismo non tornino a ripetersi anche grazie all’impegno della comunità del quartiere di Val Cannuta, che ieri è intervenuta con partecipazione con entusiasmo, calore e affetto alla cerimonia di intitolazione”.
L’assessore Onorato a Radiosei
Lo stesso Onorato, è intervenuto in mattinata a Radiosei. “Non si tratta di tifosi. Chi ha compiuto questo gesto è una persona vile, che non rispetta una comunità importante fatta di tanti tifosi, che siano della Lazio o della Roma non cambia. Già ieri – ha ricordato l’assessore – abbiamo dovuto assistere allo sfregio della corono in memoria di Paolo Di Nella. Non si tratta di questa o quella parte politica. Continueremo e pulire e ridare luce alle targhe e alle lapidi deturpate, anche per rispetto dei soldi dei contribuenti. Nella speranza che i responsabilità vengano individuati”, ha concluso Onorato.

foto: comune.roma.it