José Mourinho ha parlato oggi in conferenza stampa alla vigilia di Roma-Vitesse, ritorno degli ottavi di finale di Conference League. Il tecnico portoghese, come riporta il sito ufficiale, ha parlato anche del conflitto in Ucraina. “Dico stop alla guerra. A questa e a tutte le altre guerre. Stop. E se lo devo ripetere ogni giorno, lo ripeterò ogni giorno. Di politica non parlo, mi interessa la politica, ma di politica non parlo pubblicamente. Però, dire, urlare e ripetere ogni giorno stop alla guerra sempre. A tutte le guerre”. A chi gli parla di calo di tensione, l’ex Tottenham dice: “Lavoriamo ogni giorno. E niente, pensiamo di essere preparati per domani. Il Derby? “L’unica partita che mi interessa è il Vitesse, domani. Se vinciamo, se pareggiamo, stiamo ai quarti di finale. Se perdiamo siamo fuori. Non c’è Lazio, non c’è partita domenica. L’unica partita che mi interessa è questa qui”. Sul fatto che la Roma, tolto Abraham, non segni molto, Mourinho specifica: “Parliamo di giocatori che hanno segnato sempre tanto e adesso non segnano? O sono giocatori che hanno segnato poco nel corso della loro carriera? Non è Lewandowski che non segna ora che gioca nella Roma, no?”. Non è un problema di qualità, è un problema di profilo”. Ultima battuta sull’eventuale turnover, con Zaniolo in panchina. “Zaniolo? Ha già riposato 25 minuti ad Arnhem. Perché dice Zaniolo? Perché non Rui Patricio, perché non un altro? Da due, tre giorni si parla di questo: Zaniolo sta bene. Perché mi chiedete di lui? Rispetto a Udine quanti ne cambio? Sergio Oliveira, Mancini… Tornano Kumbulla e Mkhitaryan”.
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