Lazio distratta, Vlahovic e Chiesa la affondano: terzo ko stagionale

La Juventus di Massimiliano Allegri, almeno quella che scende in campo all’Alianz Stadium, sembra avere la ricetta giusta per imbrigliare le trame della Lazio. Contro il tecnico toscano, Maurizio Sarri va spesso in difficoltà e la gara di oggi pomeriggio non fa eccezione. I padroni di casa si prendono l’intero bottino, un 3-1 sofferto che per la capacità di leggere i momenti del match e la precisione sotto porta è assolutamente meritato.

Bianconeri sul 2-0 già al 26′. Prima un gol di destro di Vlahovic che di controbalzo anticipa Casale. Il raddoppio lo sigla Chiesa di sinistro al termine di una trama iniziata da McKennie, con la partecipazione di Miretti e Rabiot. A fare la differenza nei primi trenta minuti è la cattiveria della Juve e una passività della difesa della Lazio a cui raramente si assiste. I capitolini cercano trame centrali, tra i più attivi Kamada. Oltre ai diversi inserimenti, il giapponese con una volée di sinistro al 25′ va vicino all’1-1. Ma è solo uno squillo. In casa bianconera a far soffrire gli ospiti, soprattutto i movimenti di Miretti sulla trequarti.

Nell’intervallo Sarri inserisce Pellegrini e Rovella per Hjsay e Cataldi. Nei primi tre minuti però è Rabiot, di testa, in due occasioni a costringere Provedel a salvare il risultato. Col passare di minuti però la Lazio prende campo. Luis Alberto sale in cattedra e dopo un gol mancato da Kamada al 57′, il giapponese per 1 cm non arriva sul cross di Felipe Anderson, al 65′ sigla il 2-1. Bremer serve con una pala lenta Cambiaso, si inserisce lo spagnolo che di interno, brucia Szczesny. Ma oggi il fato è sabaudo. Neanche due minuti e su una palla lunga, Vlahovic protegge la sfera, con una sorta di step-back si porta il cuoio sul destro e dai 20 metri bruicia Provedel. Sesto gol in 8 match alla Lazio, oggi con una doppietta di destro.

Il resto della contesa è solo girandola di cambi con i capitolini che mai infastidiscono realmente l’estremo difensore bianconero. Vecchia Signora a quota 10 punti, +1 su Milan e Inter in attesa del derby delle 18. La corsa Champions è l’obiettivo dichiarato di Allegri. Per la Lazio un brutto stop, figlio di un altro approccio che ha visto più propensione alla gestione che cattiveria. In certi frangenti l’attenzione fa la differenza, nei tre gol presi la Lazio era lontana parente della seconda miglior retroguardia della serie A con 30 gol incassati, 2 in più del Napoli. Per Sarri tanto lavoro e forse un pizzico di umiltà.

JUVENTUS-LAZIO 3-1

Marcatori: 10, 67` Vlahovic (J), 26` Chiesa (J), 65` Luis Alberto (L)

JUVENTUS (3-5-2): Szczesny; Gatti, Bremer, Danilo; McKennie (71` Weah), Miretti (59` Fagioli), Locatelli, Rabiot, Kostic (59` Cambiaso); Chiesa (83` Milik), Vlahovic (83` Kean).

A disp.: Pinsoglio, Perin, Alex Sandro, Rugani, Yildiz, Iling-Junior, Nicolussi.

All.: Massimiliano Allegri

LAZIO (4-3-3): Provedel; Marusic, Casale, Romagnoli, Hysaj (46` Pellegrini); Kamada (78` Guendouzi), Cataldi (46` Rovella), Luis Alberto; Felipe Anderson (69` Pedro), Immobile (69` Castellanos), Zaccagni.

A disp.: Sepe, Mandas, Lazzari, Patric, Gila, Vecino, Isaksen.

All.: Maurizio Sarri

 Arbitro: Fabio Maresca (sez. di Napoli)

Assistenti: Baccini – Pagliardini

IV Ufficiale: Ayroldi

V.A.R.: Irrati

A.V.A.R.: Maggioni

NOTE. Ammoniti: 8` Miretti (J), 17` Bremer (J), 61` Gatti (J), 77` Cambiaso (J), 82` Vlahovic (J), 84` Pellegrini (L)

Recupero: 2` pt, 6` st.

Foto: Instagram

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